Maria Teresa de Carolis

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Benvenuti

… siamo umani, lo sai. Fossimo alberi sarebbe più facile. Anziché pensieri avremmo radici e scaveremmo nella terra senza farle del male. E le parole sarebbero foglie: cadendo non produrrebbero alcun suono.

Videomaker

Specializzazione in Videodocumentaristica,  Tecnico Crossmediale,  Corso Videomaker con attestato di qualifica di montatore video. Documentari storici, interviste,  screenwriting, clip musicali. Realizzazione di prodotti multimediali. Workshop e formazione.

Ci sono viaggi ed esperienze che ti lasciano in uno stato di sogno, in un limbo visionario che ti accompagna ogni istante. Viaggi della mente, non solo attraverso continenti.

Attrice di formazione stanislawskiana, regista, scrittrice, equilibrista e cantante

Workshop e collaborazioni con: Dominic de Fazio, Anatoli Vassil’ev, Nina Soufy, Memo Dini, Mario Prosperi, Cinzia Tani, Laure Gilbert e Coro Zenzerei, Elsa Baldini e Free Voices in Love, Dessislava Stefanova del London Bulgarian Choir, Anita Doulne, delle Zap Mama, Aldo Bicelli, percussionista e formatore in metodo Gordon, Germana Giannini, pedagoga e cantante, Lisbeth Hultmann, cantante danese, danzatrice e psicoterapeuta Gestalt, Tiziano Lamantea, operatore Shiatsu e terapista, specializzato nel “sistema dei diaframmi”, sua sperimentazione, Anna Maria Civico, cantora popolare.

Il teatro è stato il mio primo viaggio, fatto di avventure immaginarie, di tunnel e di fondali marini, dove le maschere e l’equilibrismo erano il filo d’acciaio sul quale camminare.

“Saluti da Bertha” – Tennessee Williams – 1987

Il teatro fatto di dolori e delusioni, di dettagli e di fatica. Il teatro si scrive e si racconta, si mangia, si respira affannosamente e si sogna. Le parole poi hanno disegnato i miei passi, creato confini e figure, poesie e racconti e storie che hanno soffiato sul mondo i miei ricordi. Scrivere è diventato lo sport della mia mente, l’allenamento costante all’attenzione ed al contempo il rifugio al disperato tentativo di comunicare. Laddove recitare e fare capriole non era abbastanza, la scrittura determinava, e lo fa tuttora, la mia salvezza. Narrare la natura ed accompagnare la memoria per fotografare la vita di chiunque passi attraverso il mio obiettivo; la scrittura come finestra su ogni mondo possibile, al di là dell’immaginario e dell’incomprensibile.

Quando le parole servono a delineare un evento e raccontano spietatamente la crudeltà, la bellezza, le nefandezze o i talenti. Viaggiare attraverso la musica ed il canto, attraverso mondi e culture, questo è il traghetto col quale mi sposto da una sponda all’altra dei miei giorni. Dove gli alberi sono le braccia possenti che mi sorreggono nel camminare, gli animali sono le anime candide ed affamate d’amore, alcuni umani sono la mia forza ed il mio coraggio e dove la crudeltà e la violenza sono l’eterna lotta, il disperato tentativo di raggiungere e superare l’illusione, terreno di magiche risorse.
«Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo» e ancora «Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di Noi decide di migliorare se stesso». Queste due frasi di Gandhi esprimono appieno quello che sento come motore irrefrenabile: la voglia di comunicare un cambiamento, la novità che possa permettere agli altri di aprirsi verso una visione migliore del mondo.
“Libertà” … nel libro di Jonathan Franzen si parla di libertà di scegliere, di cambiare, di sbagliare, considerando la propria esistenza come un insieme di azioni, coscienti e precise.
La scrittura, il teatro, il canto, qualsiasi cosa abbia realizzato, è stata concepita come strumento per acquisire maggiore consapevolezza.
Essere nata in una famiglia numerosa mi ha insegnato a  mantenere l’attenzione e ad essere concentrata anche nelle situazioni più caotiche: il rumore, il disordine, non influenzano necessariamente il risultato del mio lavoro. Ho imparato a lavorare in situazioni di confusione mantenendo un livello di concentrazione molto alto.  Ogni progetto per me deve avere un obiettivo, un intento che non vada contro i miei principi: etica e rispetto. Ecco perché, nel corso degli anni, dal Teatro sono passata alla scrittura per arrivare all’attivismo per i diritti animali e realizzare progetti contro la deforestazione in Indonesia.
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